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La raccolta dei dolci del Natale

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Quando pensi al Natale e alla sua tavola imbandita, quale dolce ti viene in mente?

Molti dolci sono nati per celebrare occasioni speciali, eventi importanti o, come nel caso del Natale, feste religiose. Spesso questi dolci non si diffondono con facilità e noi in Italia sappiamo bene quante ricette continuino a “vivere” solo in piccole zone, a volte addirittura custodite da qualche manciata di famiglie.

Il Natale ha sempre fornito grandi spunti per l’ideazione di nuove prelibatezze dolci e due di queste hanno fatto innamorare tutto il mondo: una è il panettone, l’altra è il pandoro. Nonostante questo, sarebbe riduttivo pensare che la risposta alla domanda iniziale si esaurisca con queste due tipicità… Allora, spinti dal desiderio di scoprire di più sui dolci che contribuiscono a rendere speciale in così tanti Paesi questa festa, abbiamo pensato di creare una “raccolta” dei dolci del Natale. Per realizzarla abbiamo coinvolto la nostra community e ogni ricetta, oltre ad avere una sintetica descrizione, è corredata dal nome di chi l’ha segnalata e dal suo Paese di origine. Inoltre, vorremmo che questa collezione di prelibatezze natalizie possa espandersi con il tempo, ed è per questo che nella parte bassa di questo articolo troverai il link a un form che potrai compilare per dare anche il tuo prezioso apporto.

La magia del Natale è speciale perché viene presentata attraverso innumerevoli forme, significati… e dolci squisiti. Gustiamocela!

La raccolta

Aachener Printen (Aachen, Germania): è una variante del gingerbread.

Martin Henne

Anello di Monaco (Mantova, Italia): grande lievitato farcito con crema a base di nocciole e talvolta castagne.

Ketty Grandi

Bisciola (Valtellina, Italia): una specie di panettone basso con farina di grano tenero mista a segale o grano saraceno, con fichi secchi, uvetta e noci.

Roberta Della Patrona

La Bisciola.

 

Bolo Rei (Portogallo): dolce a forma di corona il cui nome allude ai tre magi. Di forma rotonda, con un grosso buco al centro, è costituito da un soffice impasto bianco arricchito con uova e spesso liquori o vini, mescolato con uvetta, frutta secca e canditi. In passato, all’interno della torta, c’erano anche una fava secca e un piccolo gioco solitamente di metallo. Chi avesse trovato la fava nella fetta mangiata avrebbe avuto il dovere di pagare la successiva torta del re, invece, se fosse uscito il giocattolo, a chi lo avesse trovato sarebbe stato augurata “buona fortuna”. 

Maria Sorba

Bossolà (Brescia, Italia): Impasto molto simile a quello del pandoro, la forma è quella di un grosso ciambellone non completamente cavo al centro.

Nicola Zanella

Buccellato (Palermo, Italia): frolla siciliana con ripieno di fichi, frutta secca, marmellata di arance e decorato a merletto grazie ad una particolare pinza.

Ileana Arceri

Bûche de Noël (Parigi, Francia): dolce tradizionale di pan di spagna fatto per assomigliare a un tronchetto di Natale in miniatura.

Luigi-Alberto Sanchi

Cartellate pugliesi (Bari, Italia): tipico dolce pugliese fatte con il vino cotto di uva o fichi. Impastare farina, olio e, vino bianco; si formano delle strisce lunghe e strette, si pizzicano formando le famossisme rose. Lasciarle asciugare per evitare l’apertura in cottura, friggere in abbondante olio. In una padella scaldare il vino cotto con un po’ di vino rosso e immergerci le cartellate. Al posto del vin cotto si può usare il miele, ma il sapore sarà completamente diverso. 

Tina Ottanta

Cassata siciliana (Palermo, Italia): pan di spagna, crema ricotta di pecora, ricoperta di marzapane al pistacchio. Laccata da zucchero fondente e decorata con tanta frutta candita.

Ileana Arceri

Castagnaccio (Venezia, Italia): torta a base di farina di castagne e cacao.

Fabrizio Zuliani

Christstollen (Germania): pagnotta ricca e compatta a base di frutta secca, scorza candita, mandorle e talvolta marzapane, il tutto ricoperto di zucchero a velo.

Naomi Schmidt

Cozonac (Moldavia): simile ad una treccia riempita con crema di nocciole e tanti semi di papavero ed uva essiccata. Si fa con burro, uova, latte e lievito madre.

Olga Trifautan

Frustingo (Fermo e Ascoli Piceno, Italia): dolce natalizio tipico marchigiano a base di frutta secca e fichi. L’impasto originale prevede l’uso di pane raffermo ammorbidito in brodo di fichi secchi e mescolato alla sapa (mosto cotto).

Simone Moriconi

frustingo marchigiano
Il Frustingo.

 

Lonzino di fico (Ancona, Italia): un tempo dolce invernale-primaverile, oggi viene consumato solo a Natale come dolce delle feste. È fatto con impasto di fichi secchi tritati e aromatizzati con liquore, ai quali si aggiunge frutta secca, in particolare mandorle e noci. Viene legato con un filo di spago e servito tagliato a fettine non troppo sottili, esattamente come un “lonzino” di carne.

Laura Torbidoni

Lonzino-di-fico-marchigiano
Il Lonzino di fico.

 

Mantecados (Spagna):  biscotto friabile da consumare con il caffè come colazione di Natale o dopo il dessert. Mescolare la farina debole per dolci con zucchero a velo, grasso di maiale e cannella (alcune ricette includono farina di mandorle). Alcune varietà prevedono l’uso di scorza di limone o cacao. Dopo aver mescolato gli ingredienti nella giusta proporzione, si formano e si cuociono i biscotti. 

Maria Cantos Soto

Miacetto (Cattolica, Italia): il miacetto (mnacét o miacét in romagnolo cattolichino) è un dolce natalizio tipico della città di Cattolica (provincia di Rimini) a base di frutta secca, zucchero, cruschello (o farina) e miele, e senza alcun tipo di lievito. Il nome deriva dal latino milaceus (= di miglio), da cui i termini migliaccio e miaccio che in diverse regioni d’Italia indicano focacce completamente diverse fra loro, salate o dolci, accomunate solo dall’essere senza lievito. Negli altri territori della Romagna non è conosciuto; solo è presente una preparazione tradizionale che ha alcune somiglianze: il bustreng (Borghi, Montefeltro, alta Valle del Savio). Viene preparato nelle case – le varie famiglie si tramandano piccole varianti della ricetta – nel periodo natalizio, quando viene anche messo in vendita da pasticcerie e panetterie. A Cattolica, oggi come in passato, preparare miacetti e regalarne a parenti e amici è un modo per rinsaldare i legami con le persone.

Marco Livi

miacetto
Il Miacetto.

 

Mince Pie (Inghilterra): torta monoporzione ricoperta di pasta frolla ripiena di frutta secca e strutto di maiale, servita calda.

Paul Mochrie

Nacatole (Siderno, Italia): dolci fritti e il nome deriva da Naca, che sta per culla, infatti la loro forma ricorda la culla di Gesù bambino. Si fanno con la farina, le uova, il lievito di birra, l’olio extravergine di oliva, latte, zucchero e scorza grattugia di limone o mandarino a piacere. Esistono anche delle piccole varianti ” familiari”.

Francesco Lizzi

Pabassine sarde (Sardegna, Italia): è un biscotto ricco di frutta secca e uva passa, con un lieve sentore di arancia. La particolarità è la sua friabilità data dallo strutto.

Francesca Sanna

Pampepato di Ferrara (Ferrara, Italia): dolce di forma tonda, caratterizzato da un impasto a base di farina di grano tenero, cacao, frutta secca e frutta candita. Viene glassato con il cioccolato.

Paolo Brunelli

Pan dolce basso (Genova, Italia): un panettone basso friabile ricco di pinoli e canditi.

Giulio Ben

Pandolce genovese alto “Pandöçe” (Genova, Italia): consumato a Genova soprattutto a Natale, ma gradito in ogni stagione; ü Pandüçe è un pane dolce, poco zuccherato, ma con molta uvetta, arancia e cedro canditi e pinoli a cui va aggiunto un po’ di burro, l’acqua ai fiori d’arancio e i semi di finocchio. L’originale pandolce è quello alto lievitato, fatto con lievito madre. Ha una forma circolare, a cupola, con un intaglio a triangolo sulla sommità. Soltanto dopo l’invenzione del lievito chimico, viene proposta anche una versione bassa con più burro, di più semplice esecuzione. Occorrono 2 lievitazioni per ottenere un prodotto soffice e durevole nel tempo.

Maura Sasso

Pane di Natale (Modena, Italia): pane fatto con farina, burro,  zucchero, uova, cioccolato, fichi secchi, uvetta, noci, mandorle ed arachidi, il tutto impastato col Savor, ossia una speciale marmellata tipica dell’Emilia-Romagna. Una volta sfornato, il pane viene bagnato abbondantemente con la Saba.

Laura Buffagni

Pasticelle di castagne (Cilento, Italia): ravioli con un ripieno di castagne, cioccolato fondente, zucchero, caffè, buccia di mandarino, liquore Strega, uva passa e pinoli che vengono fritti e poi eventualmente ricoperti di miele o zucchero al velo.

Annamaria Napoli

Pasticelle di castagne
Le Pasticelle di castagne.

 

Porcospino (Emilia-Romagna, Italia): dolce dalla forma particolare ma non difficile da preparare. Savoiardi imbevuti nel caffè e liquore, ricoperti da crema al burro. Le mandorle formeranno gli aculei del riccio mentre i chicchi di caffè gli occhi e il naso.

Silvia Bortolini

Red velvet cake (Stati Uniti): nata negli stati del sud degli Stati Uniti d’America proprio in associazione al Natale (ora la si consuma tutto il tempo dell’anno). È una torta a strati alternati di pan di spagna (con colorante alimentare rosso) e di crema al formaggio spalmabile che va anche a guarnire tutto l’esterno di essa. Si possono aggiungere a piacere come decorazione della torta, granella di noci o nocciole, frutti di bosco, cocco grattugiato o glitter di zucchero.

Alessandro Fabbri

Sonhos (Portogallo): il loro nome significa “sogni” e sono delle frittelle. Ne esistono diverse versioni, come: “Sonhos de Requeijão” (sogni di ricotta) e “Sonhos de abóbora” (sogni di zucca).

Ana Gonçalves

I Sonhos.

 

Struffoli napoletani (Napoli, Italia): piccole palline di pasta fritta, condita con miele, canditi e zuccherini colorati.

Corrado Irlando

Tourte Auvergnate (Francia): è un classico pane di segale che viene prodotto tutto l’anno ma che ha un boom di vendite nel periodo natalizio. Nella Tourte Auvergnate si trovano spesso fichi secchi o albicocche o uva passa o una combinazione dei tre, ma ad Agen, città conosciuta in tutto il mondo per le sue prugne, è solito inserirle nell’impasto. Un connubio perfetto tra l’acidità e la dolcezza della frutta. Anche il processo di impasto del pane è piuttosto speciale, poiché è al 100% di segale e non contiene glutine, quindi si fa effettivamente una gelatinizzazione dell’amido utilizzando acqua bollente.

Vincent Fogaroli

La Tourte Auvergnate.

 

Zelten (Trentino, Italia): dolce a base di fichi secchi, mandorle, noci e nocciole, datteri, burro, zucchero e frutta candita; una bontà data da ingredienti semplici ma preziosi. 

Alberto Cogo

 

 

… Una Raccolta che dà l’idea di quale caleidoscopio di dolci prelibati è capace di ispirare il Natale! E ora per arricchirla chiediamo anche il tuo prezioso aiuto.

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