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Mulino Padano e la sostenibilità ambientale: ottenuta la certificazione EPD

Rassegna Stampa
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Salara (Rovigo), 5 luglio 2023 – A conferma della bontà del proprio impegno in materia di sostenibilità ambientale, dopo aver completato un iter lungo e complesso, Mulino Padano ha conseguito la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, altrimenti nota come Certificazione EPD– Environmental Product Declaration. A convalidare il documento è stato l’organismo di certificazione CSQA, primo ente italiano accreditato nel settore Food, che svolge verifiche secondo il Programma International EPD System. Nel caso dell’azienda rodigina, che rappresenta una storica realtà del settore molitorio italiano, la Certificazione EPD è riferita alle farine di grano tenero tipo “00”, “0”, “1”, “2” e “integrale” della filiera certificata “Scelte di Campo”, ottenute da grani coltivati nel raggio di 50 km dal molino, ed alle farine di grano tenero tipo “integrale” della filiera convenzionale.

 

certificazione EPD
Fig. 1 Il logo della certificazione EPD.

 

Come spiega Marco Cavallari, General Manager di Mulino Padano, «La Certificazione EPD comunica in modo chiaro e trasparente informazioni oggettive e confrontabili in merito alla prestazione ambientale dei prodotti. È basata sullo strumento dell’Analisi del Ciclo di Vita. Infatti, uno step fondamentale per conseguire questa certificazione è la realizzazione di uno studio LCA – Life Cycle Assessment, per valutare gli aspetti ambientali e i potenziali impatti associati a un prodotto. Come Mulino Padano, abbiamo quindi dovuto analizzare sia la fase agricola, dalla semina al raccolto, che non è di nostra competenza diretta, sia la fase di molitura, che gestiamo con i nostri impianti. Per poi arrivare alla distribuzione del prodotto farina».

Per ogni fase, le variabili da prendere in esame sono innumerevoli: si spazia dal consumo delle risorse materiali ed energetiche, rinnovabili e non, ai consumi idrici, dalla produzione di rifiuti al contributo al riscaldamento globale. «La raccolta dei dati e l’Analisi del Ciclo di Vita devono avvenire in conformità di un documento denominato PCR – Product Category Rules, specifico per una categoria di prodotto – continua Marco Cavallari -. L’iter per ottenere la certificazione EPD non è comune e, nel caso del settore molitorio, si tratta di un’etichetta ambientale a adesione volontaria: questo testimonia la sensibilità di Mulino Padano nei confronti dell’ambiente».

La fase agricola, che include la coltivazione del grano e il suo stoccaggio, è quella più impattante in termini ambientali. Gli elementi considerati nell’analisi sono, ad esempio, l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi, il consumo del combustibile per irrigazione o autotrazione, le emissioni in atmosfera e gli impatti sulla falda acquifera legati all’impiego delle macchine agricole ed all’uso dei mezzi tecnici, fino a considerare i rifiuti generati in fase di coltivazione.

grano mulino padano
Fig. 2 Un mezzo agricolo che conferisce il grano presso Mulino Padano.

 

L’Analisi del Ciclo di Vita valuta poi la fase della macinazione, che include, oltre alla produzione di farina, anche il trasporto del grano verso l’impianto molitorio. Se si considera proprio il trasporto, Mulino Padano si dimostra particolarmente virtuosa nel caso delle farine della filiera “Scelte di Campo” per la cui produzione l’azienda utilizza grano tenero al 100% di origine italiana, proveniente da fornitori locali localizzati nel raggio di 50 kilometri dall’impianto molitorio. Passando alla produzione vera e propria delle farine, Mulino Padano sfrutta il vantaggio di un moderno stabilimento produttivo ultimato nel 2015 e dotato di tecnologie all’avanguardia, che garantiscono flessibilità produttiva, sicurezza alimentare e piena tracciabilità della filiera. Inoltre, l’impianto molitorio di Salara è altamente performante dal punto di vista del risparmio energetico. L’Analisi del Ciclo di Vita condotta da Mulino Padano per ottenere la Certificazione EPD ha così svelato che l’impatto del molino è inferiore di oltre dieci volte rispetto all’impatto della fase di coltivazione del grano.

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Fig. 3 Il nuovo ed innovativo impianto di Mulino Padano.

 

«È indubbio che l’ottenimento della certificazione EPD sia un processo complesso, che richiede tempo e impegno – commenta Marco Cavallari – Noi di Mulino Padano lo abbiamo visto come opportunità. A seguito di questa analisi, siamo in grado di identificare gli impatti ambientali legati alle nostre farine e di intervenire su di essi per ridurli, ed abbiamo la possibilità di ottimizzare i costi di gestione e di produzione, puntando su un ulteriore efficientamento energetico. Possiamo definire con maggiore cognizione di causa le strategie aziendali: penso all’adozione di tecnologie sempre più green o alla progettazione di prodotti e processi ancora più sostenibili. Sul piano del business e della reputazione, la Certificazione EPD può orientare le scelte d’acquisto dei clienti, rendendole più consapevoli, e dimostra la compliance dei nostri prodotti con i requisiti contenuti nelle politiche ambientali di approvvigionamento della clientela b2b, in particolare nel caso dell’industria alimentare».

La Certificazione EPD è soltanto l’ultima, in ordine di tempo, conseguita da Mulino Padano, la cui produzione è da sempre finalizzata ad assicurare la qualità costante delle farine e la massima sicurezza alimentare. Più precisamente, l’azienda dispone delle certificazioni UNI EN ISO 9001:2015 (sistema di gestione per la qualità), UNI EN ISO 22005:2008 (rintracciabilità agroalimentare), IFS version 6 e BRC, UNI EN ISO 22000, oltre alla certificazione Kosher.